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Consulta Periferie Milano: 10° anno di attività

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Confermato l’impegno per portare le “periferie” tra le priorità dell’agenda politica milanese. Bisogna superare la logica degli interventi di emergenza. Le Periferie hanno bisogno di un’attenzione strutturale e di un’Amministrazione vicina funzionante. Mentre Renzo Piano atterra a Milano …

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 26 marzo 2015 – 10° anno di attività per Consulta Periferie Milano, organizzazione costituita nel 2005 da associazioni culturali, sociali, del commercio e comitati di quartiere. L’assemblea dei soci ha rinnovato gli incarichi associativi: Walter Cherubini (Centro studi Con Milano Ovest) è stato confermato Portavoce, mentre Giorgio Bacchiega (La Cittadella della Memoria) coordina l’Area Comunicazione, Romano Ranaldi (Associazione Giovani e Famiglia) l’Area Sociale, Salvatore Crapanzano (Comitato Quartiere Valsesia) l’Area Decentramento e Città metropolitana.

Angelo Mantovani (Associazione Il Clavicembalo Verde) coordina l’Area Cultura e, unitamente a Riccardo Tammaro (Fondazione Milano Policroma), la Rassegna musicale di Primavera “Concerti in Periferia”, alla quale è associato il progetto “CoriMilano-Il Polo dei Cori amatoriali milanesi” coordinato da Giorgio Barenghi (Associazione Corale Ambrosiana) e Bruno Volpon (Associazione Culturale San Materno-Figino). In questi anni, tra le altre, sono state promosse e sostenute oltre 400 iniziative musicali ad ingresso libero per favorire l’animazione e la socialità nelle periferie. «Tutto ciò anche grazie alla messa in rete di numerose iniziative, in collegamento con cinquanta enti ed associazioni – evidenzia Mantovani – ed alla disponibilità di decine di cori amatoriali che prestano volontariamente la loro attività, dando un contributo importante anche con la nuova iniziativa “Cori in Corte”».

Ma se “Milano è un operoso alveare, con tante celle che non comunicano tra di loro. Una Milano che non fa sistema” (Indagine Ipsos), una falla è rappresentata dalla carente organizzazione dell’Amministrazione comunale nelle periferie. Infatti, le prime a non fare rete sono proprio le numerose funzioni comunali che agiscono nel medesimo territorio, nello stesso quartiere: ciascuna funzione zonale interagisce con il proprio centro, ma opera disgiuntamente dalle altre funzioni presenti nella medesima Zona. «Purtroppo, sul territorio non c’è nessuno che faccia da collante – sottolinea Cherubini – con i Consigli di Zona che continuano a rimanere un’incompiuta».

Ma le “antenne” dei periferici sono pronte a captare anche le varie manifestazioni di “attenzione periferica” espresse da persone come Giuseppe Guzzetti (Fondazione Cariplo), Alexander Pereira (Teatro alla Scala) o Carlo Sangalli (Unione Commercianti) che recentemente ha affermato che “per superare il disagio delle periferie è necessario un grande progetto di solidarietà che coinvolga istituzioni e privati”. «Appunto, mettendo a fattor comune le energie della “cittadinanza attiva” – sottolinea Cherubini – e quelle delle varie funzioni comunali ed istituzionali». Intanto, Renzo Piano sta per atterrare a Milano (Giambellino-Lorenteggio) per attivare un’azione di “rammendo” delle periferie.

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