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A scuola di Resistenza, il fumetto è tutta un’altra storia

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Evviva il 25 Aprile!

SPOT, la Scuola Popolare di Torpignattara presenta “La battaglia” di Nikolay Pavlyuchkov

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Da Torpigna con furore, per festeggiare i 90 anni del quartiere. La  Scuola popolare di Torpignattara, sorta due anni fa nel quartiere ha aperto le porte alla Storia attraverso il fumetto. L’indagine riguarda un personaggio noto ai residenti: un campo sportivo, in passato, ed un parco giochi, tutt’oggi, sono chiamati dedicati a Giordano Sangalli. Ed ha coinvolto i ragazzi che hanno partecipato al workshop Nuvole resistenti con il fumettista Alessio Spataro.

Il parco si trova in quella lingua di terra che collega Torpignattara con il Quadraro, che costeggia le Vigne Alessandrine, lungo l’Acquedotto alessandrino. Stefania Ficcacci è una storica che crede fermamente nella custodia della memoria e ribadisce: «Sapevamo molto poco. Il modo per immaginare questa storia, l’abbiamo affidato a chi poteva immaginare attraverso la matita. Abbiamo chiesto ad Alessio Spataro di coordinare un laboratorio che raccogliesse i giovani interessati. Abbiamo lasciato che l’arte interpretasse il canovaccio storico che avevamo».

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Parco Giordano Sangalli, nel quartiere Torpignattara, periferia est di Roma

Giordano Sangalli, nato il 7 gennaio 1927 è morto nel 1944, a soli 17 anni, durante la cosiddetta “Pasqua di sangue”. Le truppe nazifasciste rasero al suolo il Monte Tancia, un luogo che veniva considerato sicuro dai partigiani e dai civili, protetto perché era un comando importante della Resistenza italiana dove si erano rifugiati molti partigiani di Torpignattara e dei quartieri limitrifoli. Ma i partigiani, si sa, sono persone comuni, come tutti, prima di morire. Non hanno documenti o fotografie nelle loro schede anagrafiche. Ci si è chiesti, allora, che volto avesse questo ragazzo. Nessun documento ricordava la sua memoria da civile: era un ragazzo come un altro.

Nikolay Pavlyuchkov, 28 anni, è il ragazzo di origini russe che nel workshop Nuvole Resistenti ha avuto l’opportunità di creare Giordano Sangalli. Con la matita e i colori. Nikolay racconta:

«Ho iniziato a documentarmi su quel periodo, su alcuni libri di storia, così ho potuto capire come era la vita di chi combatteva il fascismo. Poi, mi sono soffermato sulle mode dei ragazzi e ho provato a creare un’immagine che perlomeno ricordasse un partigiano. Ho iniziato con piccoli particolari, poi i personaggi. Ho tratto ispirazione dalla foto di un partigiano e ho lavorato molto sulle divise dei militari».

Il fumetto rappresenta, quindi, un tentativo “cartaceo” di un recupero di memoria. Stefania ricorda l’altro tentativo, quello non cartaceo: la recente istallazione di alcune pietre d’inciampo, poste lungo via dell’Acqua Bullicante e via di Torpignattara, in onore di sei partigiani morti alle Fosse Ardeatine: «Un’altra forma d’arte come espressione della storia, sono delle vere pietre d’ottone con data di arresto e data di morte dei partigiani»  ribadisce Stefania Ficcacci.

«È un fumetto storico, comincia nel 1944 e finisce dopo due anni» afferma l’ideatore. «Gli sono stato molto dietro per poter realizzare un buon prodotto e la qualità era alta» afferma l’insegnante Spataro. Un modo per rievocare la memoria di un quartiere che rappresenta il cuore nevralgico di una città che ha portato le stigmate dei suoi morti per tanti anni e che non vuole dimenticare. Il fumetto si apre con una tavola che rappresenta un angolo di Torpignattara. Chi saprebbe riconoscerlo?

Un percorso che passa dalla ricerca alla carta, poi all’asfalto. A coronare l’evento, la presentazione degli altri lavori provenienti dal workshop Nuvole resistenti, prodotti dal gruppo delle giovanissime allieve del corso di fumetto curato da Alessio Spataro: Caterina Fatarella (12anni), Veronica Fazio (24anni), Alessia Maggiora Vergano (17 anni). Ovvio: l’angolo è quello che fa incontrare la via Casilina e via di Torpignattara, con il tram che va verso Porta Maggiore.

Pubblicato anche: https://romaitalialab.it/

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